Pratica e cultura dello spettacolo
Il corso intende proporre una riflessione sullo sguardo, considerato presupposto per la fruizione di qualsiasi spettacolo, etimologicamente inteso come ‘ciò che attrae lo sguardo’.
Programma
Partendo dal pensiero di Sartre intorno all’argomento, si intraprenderà l’indagine del rapporto soggetto/oggetto, istituito dall’ esperienza dello sguardo che, implacabilmente, pretende uno spettacolo, sviluppando relazioni conflittuali.
L’ ineluttabile condanna allo sguardo si esplicita anche quando l’eliminazione ipotetica di qualsiasi spectator comporta, in realtà, soltanto il passaggio dalla percezione alla appercezione, ovvero allo sguardo della coscienza di sé.
Uno spunto ulteriore sul tema verrà fornito da un particolarissimo spettacolo di Remondi e Caporossi, illuminante nel fornire una soluzione che ribalta il rapporto soggetto/oggetto, sconfinando nei territori più ampi dell’arte visiva.
Modalità di verifica e valutazione
Colloquio sugli argomenti trattati e sui testi analizzati durante il corso.
Presentazione di un elaborato finale.
Bibliografia
Samuel Beckett, Film, Einaudi, Torino 1985.
Sabrina Galasso, Il teatro di Remondi e Caporossi, Bulzoni, Roma 1998.
Jean-Paul Sartre, Le mosche - Porta chiusa, Bompiani, Milano 2013.
Testi consigliati
Lucrezia Ercoli, Lo spettacolo del male, Ponte alle Grazie - Salani Editore, Milano 2024.
Altri testi saranno indicati e/o forniti durante il corso.