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Insegnamenti Ultime tendenze nelle arti visive

Ultime tendenze nelle arti visive

Ultime tendenze nelle arti visive

Program

Le ultime tendenze vengono intese quest’anno in 3 macro-aree (che comprenderanno ciascuna un terzo delle lezioni) che vengono riflesse anche dalla bibliografia. A parte testi di riferimento introduttivi che reputo necessari come piattaforma di partenza, le tre macro-aree si suddividono nella seguente maniera:1 cosa si intende per arte attivista, per arte dei collettivi, per arte collaborativa in una prospettiva critica che rivisita la definizione di postcoloniale. Come guardare l’arte contemporanea oggi da questa prospettiva? Quale è la possibile definizione quindi oggi di arte contemporanea? Esiste ancora questo termine esclusivo? Come viene declinato anche dalle pratiche artistiche nel mondo?2 Un altro osservatorio che rimane importante per vedere ciò che il mondo globale del jet set definisce come arte è quello delle Biennali. Si può definire oggi una nuova geopolitica culturale attraverso questo osservatorio? Quali sono le pratiche, gli artisti, le metodologie, l’idea di curatela che scaturiscono da questa analisi?3 Rimane uno specifico squisitamente estetico (termine alquanto problematico anche questo), un nocciolo di resistenza dell’arte che non si lascia facilmente tradurre o tirare per la giacchetta. Oppure si, l’autonomia dell’arte convive con la sua eteronomia. L’arte si ibrida con altre discipline e si apre ad una estetica politica. Vorrei fare questo percorso da autonomia ad eteronomia (l’unidirezionalità è forse fittizia e la purezza del percorso inesistente), tuttavia farò un percorso tale attraverso l’analisi di quella che Warburg definirebbe una formula del pathos, come questa si sviluppa ci racconterà qualcosa dell’arte contemporanea.Le tre macroaree varrebbero la pena di essere analizzate da sole, talmente vasto è il panorama che esse poi implicano, ma tenteremo di farle coesistere lo stesso in questo corso. 

Test mode

Esame finale.

Bibliography

Libro obbligatorio:

  • Hal Foster, Il ritorno del reale (I ed. 1996), Milano, Postmedia Books, 2006

  • Libro di supporto eventuale per affrontare dal punto di vista sociologico il problema di una definizione (non obbligatorio)Nathalie Heinich, Il paradigma dell’arte contemporanea. Strutture di una rivoluzione artistica, Johan & Levi, Milano, 2022 
Suggested readings

Gruppo 1:  

Miwon Kwon, Un luogo dopo l’altro, Milano, Postmediabooks, 2020, I ed 2002.

Grant H. Kester, Conversation pieces, The University of Calfornia Press, LA, 2004J.

Rancière, Il disagio dell’estetica, Einaudi, 2009, I ed 2004C.

Bishop, The social turn, in Artforum, February, 2006 (articolo).

C. Bishop, Artificial Hells: Participatory Art and the politics of spectatorship, London, Verso Books, 2012

Jason Miller, Activism vs Antagonism: Socially engaged art from Bourriaud to Bishop and beyond, winter 2016 (articolo)

The art of civil action. Political space and cultural dissent, curato da Philipp Dietachmair & Pascal Gielen, Antennae-Arts in Society, Valiz, Amsterdam, 2017

 Gruppo 2:

A. Gardner-C. Green, Biennials, Triennials and documenta, John Wiley & Sons Ltd, Chichester, UK, 2016

Una scelta di artisti da tutte le biennali e loro concepts di cui parleremo secondo una lista poi fornita dalla docente.

Gruppo 3:

A Pinotti- A. Somaini, Teorie dell’immagine. Il dibattito contemporaneo, Milano, Raffaello Cortina, 2009.

Horst Bredekamp, Immagini che ci guardano. Teoria dell’atto iconico, Milano, Raffaello Cortina, 2015, I ed 2010

Pinotti, Alla soglia dell’immagine. Da Narciso alla realtà virtuale, Einaudi, Milano, 2023

John Durham Peters, The marvelous clouds, The University of Chicago Press, Chicago, 2015

Eyal Weizman, Architettura forense. La manipolazione delle immagini nelle guerre contemporanee, Meltemi, Milano, 2022, I ed 2017

M. Fuller and E. Weizman,  Investigative aesthetics. Conflict and commons in the politics of truth, Verso, London, 2021