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Compasso D’Oro: la Targa giovani va al progetto LACCIO di Irene Ferrari

Compasso D’Oro: la Targa giovani va al progetto LACCIO di Irene Ferrari

Dal 1954 il Compasso D’Oro è il premio di disegno industriale più antico e prestigioso al mondo per il disegno industriale. Ideato da Gio Ponti, viene assegnato da ADI - Associazione per il disegno industriale con l'obiettivo di premiare e valorizzare la qualità del design italiano, e dal 2020 gli oggetti vincitori sono esposti presso l'ADI Design Museum di Milano.

 

Nella serata del 20 giugno 2024, si è svolta la XXVIII edizione e sono stati premiati i migliori progetti in diversi ambiti di applicazione, dall’arredo, alla mobilità, all’editoria fino ai lavori degli studenti. La Targa Giovani è stata assegnata a tre giovani designer, tra cui Irene Ferrari, studentessa del Triennio di Design del Prodotto dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, per "Laccio", progetto realizzato nell’ambito del corso di illuminotecnica del Prof. Andrea Mandalari. È la prima volta in assoluto che questo riconoscimento coinvolge un'Accademia di Belle Arti e che viene conferito a un giovane designer di area bolognese.

Con i suoi 7 metri di lunghezza e 8 centimetri di larghezza, "Laccio" si arrotola e trasporta comodamente nello zaino. Tra le sue peculiarità, offre 3 metri di luce; è leggera, realizzata in cordura e strisce di luci led funzionanti con batteria ricaricabile che si inserisce all'interno della stoffa grazie ad una cerniera e si toglie comodamente per essere ricaricata. Le sue "braccia" regolabili tramite degli slider-gancio, le consentono di essere legata ad alberi, pali, o qualsiasi aggancio si abbia a disposizione. "Laccio" è un nuovo modo di vivere la luce da campeggio ed escursionismo. I 3 metri di luce permettono infatti un diverso tipo di illuminazione, ricoprendo più superfice e in modo più uniforme e liberando la luce in due direzioni: una per illuminare lo spazio sottostante, l'altra per evidenziare la bellezza della natura (come le trame degli alberi a cui è appesa).

Il progetto sarà esposto nella vetrina dell’Accademia di Belle Arti di Bologna (sede di via del Guasto 7) fino al 29 giugno nell’ambito di Opentour 2024.