Enrico Fornaroli sarà il nuovo Direttore a partire dal 1 novembre 2024
In data 24 luglio 2024, è stato eletto il nuovo Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, che succederà a Cristina Francucci a partire dal 1 novembre 2024: si tratta del Prof. Enrico Fornaroli, che si riconferma alla direzione dell'istituzione bolognese, dopo i due mandati consecutivi svolti dal 2014 al 2020.
Enrico Fornaroli è titolare della cattedra di Pedagogia e didattica dell’arte e insegna Storia del fumetto presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Si occupa da anni di mass media e di letteratura per l’infanzia. Responsabile di numerose collane dedicate al fumetto, è stato consulente editoriale della Panini Comics, per la quale ha curato I Classici del Fumetto e I Classici del Fumetto – Serie Oro di Repubblica. Docente anche presso l’Università di Bologna è autore dei saggi Milton Caniff – Un filmico pennello tra il nero e il merletto, Desideri in forma di nuvole (insieme a Michele Canosa) e ha contribuito a numerosi saggi e cataloghi relativi a fumetto, comunicazione e cultural studies. Dal 2006 è consulente della Fondazione Natalino Sapegno, per la quale cura mostre e la Giornata Mafrica “per la letteratura popolare”. È membro del Tavolo tecnico sul fumetto italiano istituito nel 2020 dal Ministero della Cultura.
Come si legge nel suo programma, Enrico Fornaroli intende mettere a servizio le competenze acquisite nei due precedenti mandati, per meglio affrontare le sfide future, sapendo conciliare formazione, ricerca artistica e attenzione al mondo della produzione e del lavoro. Tali sfide riguardano, ad esempio, il nuovo Regolamento che dovrà disciplinare le procedure per il reclutamento del personale docente del comparto AFAM e la nuova definizione degli ordinamenti didattici, che cambierà radicalmente il volto di queste Istituzioni nei prossimi anni, avendo finalmente attivato il terzo livello dell’istruzione terziaria con i dottorati di ricerca. In questo momento cruciale, dovranno concentrarsi gli sforzi per consolidare quanto già attuato in questi anni in termini di valorizzazione delle specificità professionali e scientifiche del corpo docente, di potenziamento dell’offerta formativa e di adeguamento della struttura organizzativa e degli spazi alle nuove esigenze dell’Accademia. Risultati quantitativi e qualitativi che sono la testimonianza della capacità di progettare il proprio futuro e, in questo, essere modello di innovazione nella tradizione. Sarà infine fondamentale mantenere attivo uno sguardo rivolto all’esterno, verso la città e il territorio, orientato a rafforzare e ampliare la rete di relazioni e di collaborazioni a livello nazionale e internazionale.