Identitas. La cultura rivela

Identitas. La cultura rivela

Edizione 2024-2025 del programma regionale Tre istituzioni e un patrimonio

Identitas. La cultura rivela è il nome scelto per la quinta edizione del programma ideato e promosso dalla Regione Emilia-Romagna, che vede impegnati oltre 80 studenti e studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Bologna attorno al patrimonio di un terzo partner individuato nel Comune di Bologna unitamente al Quartiere San Vitale e Santo Donato.

Laboratori didattico-formativi per oltre 80 studentesse e studenti dell’Accademia di Bologna impegnati nel restaurare e valorizzare un bene culturale, grazie ad un programma operativo biennale ideato e promosso da oltre un decennio dalla Regione Emilia-Romagna e sviluppato ogni due anni d’intesa con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, con il coordinamento di Antonella Salvi (Regione Emilia-Romagna) e Camilla Roversi Monaco (Accademia di Belle Arti di Bologna).

Il progetto è stato presentato giovedì 27 marzo presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di
Bologna, con gli interventi di Cristina Ambrosini, responsabile Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, Rita Finzi, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, Caterina Coluccio, vicedirettrice dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, Daniele Del Pozzo, assessore alla Cultura del Comune di Bologna, Adriana Locascio, presidente Quartiere San Vitale e San Donato di Bologna, Sara Bolzani, artista e moglie di Nicola Zamboni.

il patrimonio al centro di questa edizione, individuato in base a criteri di urgenza conservativa e di idoneità logistica e formativa: si tratta del complesso scultoreo di Nicola Zamboni che arreda il parco Pier Paolo Pasolini nel quartiere Pilastro della città di Bologna. Sono circa 200 figure umane a grandezza naturale, disposte dall’artista in una suggestiva sfilata attraverso l’intero parco fino a un teatro anch’esso arredato da quinte con figure in bassorilievo.

Identitas. La cultura rivela prevede la realizzazione di sei cantieri che andranno ad impegnare per tutto il 2025 gli studenti dei corsi di Restauro, Design grafico, Fotografia, Linguaggi del cinema e dell’audiovisivo e Comunicazione e didattica dell’arte, ai quali si aggiungono allievi e allieve delle
scuole primarie e secondarie che partecipano alle attività sul campo e agli eventi.