Il workshop, rivolto agli studenti di Fashion design del triennio, è della durata di 20 ore e sarà condotto da Dario Quintavalle con il supporto dell’assistente Giusy Ledda.
L’obiettivo del workshop è di far apprendere agli studenti le prime tecniche di modisteria, conoscere le potenzialità creative ed espressive e la qualità di un cappello per realizzare una creazione personale. Una breve introduzione sarà dedicata agli aspetti funzionali e culturali del cappello nella società, in funzione alla realizzazione di questo accessorio per privati e brand di moda.
Il laboratorio avrà a disposizione numerose forme in legno per la modellazione del feltro con varie possibilità di abbinamento di testa, tesa e proposte di modelli o la possibilità di inventarne di nuovi. Ci sarà inoltre il tempo per sperimentare l’apprettatura e altre lavorazioni, comprese le rifiniture interne ed esterne: dai cappelli su forma di legno ai cappelli scultura e alcune realizzazioni di fascinator.
Dario Quintavalle, modista, Hat Designer e docente di tecniche di modisteria in stage per professionisti in Italia e U.K. Negli ultimi dieci anni ha tenuto workshop presso la Fashion embroidery school, Alta Moda di Roma, la scuola di Alta sartoria del Teatro Regio di Parma e nelle Accademie di Belle Arti di Venezia, Bologna, Torino. Negli anni ’80 presenta la prima capsule quando fonda lo studio di design Rub & Dub e nel ’92 il cantante Zucchero sceglie per la sua immagine la famosa tuba viola. Lo studio Mendini lo seleziona per la partecipazione a "la fabbrica estetica” all' Expo di Taejon (Korea). Realizza i cappelli per “La Tosca” al Teatro storico di La Valletta, Malta.Dal 2000 al 2008 disegna e produce cappelli per la linea “Haute Couture” di Borsalino, e per la sfilata della collezione donna DSQUARED, per il marchio PORTS1961 e per il brand uomo Tom Smarte in U.K. e per brand tra cui compaiono, Romeo Gigli, Yohji Yamamoto, Eric Tibush, Collection Privée e Giorgio Brato.